Esistono molti comportamenti che siamo abituati ad osservare nelle persone autistiche, ma non siamo altrettanto spesso abituati a comprendere.
Alcuni comportamenti sono definiti problematici perché:
- danno fastidio,
- mettono a repentaglio l’incolumità della persona o di chi le sta vicino,
- generano esclusione sociale.
La causa dei comportamenti non adeguati è multifattoriale e comprende oltre allo stimolo scatenante, la condizione psicofisica ed il contesto sociale ed ambientale in cui vive la persona.
È quindi necessario valutare attraverso UN’ANALISI FUNZIONALE DEL COMPORTAMENTO le diverse cause del comportamento analizzando:
- Coesistenti DISTURBI FISICI come dolore, problemi gastrointestinali, allergie. Spesso le persone autistiche hanno difficoltà nel rendersi conto di diversi disturbi fisici ma anche di stati transitori. Ad esempio potrebbero non riconoscere la stanchezza o la FAME.
- DIFFERENZE SENSORIALI (ambiente fisico, come luci, odori, rumori).
- DIFFICOLTÀ NELLA COMUNICAZIONE. Come nella comprensione degli altri che può provocare fraintendimenti rispetto alle intenzioni e quindi reazioni non adeguate. Oppure nella MANIFESTAZIONE DI BISOGNI. Quando una persona impara a manifestare in modo adeguato, attraverso una qualsiasi forma di comunicazione (linguaggio vocale, segni, immagini, scrittura) i propri bisogni, desideri e necessità, spesso si riduce notevolmente la presenza di comportamenti problematici.
- Presenza in comorbidità di disturbi EMOTIVI, problemi di ATTENZIONE o disturbi dell’apprendimento.
- AMBIENTE SOCIALE (relazioni, amici, famiglia, scuola, lavoro). La presenza di difficoltà sociali non implica automaticamente che non percepiscano eventuali cambiamenti nei rapporti familiari.
- CAMBIAMENTI NELLE ROUTINE. Anche piccoli cambiamenti possono avere un forte impatto.
- PUBERTÀ, sviluppo, problemi ormonali. Lo sviluppo ed i cambiamenti ormonali e neurologici che ne conseguono possono portare all’insorgere di problemi legati alla gestione di un corpo e di impulsi diversi rispetto a quelli a cui la persona era abituata.
- Abuso, BULLISMO e mobbing. Date le difficoltà relazionali e comunicative la frequenza di abusi, bullismo e mobbing è molto elevata e quindi va presa in considerazione la possibilità.
- RINFORZO (INVOLONTARIO) DELLE CONSEGUENZE. Spesso può capitare che comportamenti non desiderati vengano rinforzati dandogli attenzione o assecondandoli.
- Assenza di predicibilità e STRUTTURA.
DI ROUTINE NON DOVREBBERO ESSERE PRESCRITTI FARMACI PER I COMPORTAMENTI NON ADEGUATI AL CONTESTO A MENO CHE NON SIANO COSÌ SEVERI CHE QUALSIASI ALTRO TENTATIVO DI INTERVENTO PSICOSOCIALE È FALLITO.